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Laboratorio: Digital Humanism e Cultural Heritage

Digital Humanism e Cultural Heritage

digital

L’Università per Stranieri “Dante Alighieri”, a dieci anni dal riconoscimento legale (Decreto Ministeriale n. 504 del 17/10/2007), ha ottenuto notevoli risultati raggiunti nel periodo della sua attività, tuttavia necessita, come risulta da attenta ricognizione delle sue esigenze, di un adeguato potenziamento delle strutture al servizio della didattica, in senso lato, e al miglioramento delle condizioni di studio degli studenti che frequentano l’Ateneo.

La struttura infatti, rileva una scarsa attrezzatura tecnologica e di servizio destinata alle attività didattiche, allo studio ed alla ricerca.

Da qui nasce l’esigenza di costituire alcuni laboratori didattici, mirando a: migliorare lo stato dei locali e potenziare la strumentazione didattica, tutto al fine di un ottenere un incremento, del resto già costante negli anni, del numero degli iscritti e di limitare il fisiologico, anche se minimale, tasso di abbandono della carriera universitaria.

L’importanza delle Digital Humanism viene oggi evidenziata in molti contesti: Comunicazione Digitale, tutela/conservazione Beni Culturali, Creative Industries, Digital Art, Infografica, Web Design, Web Marketing, Didattica con ICT, Gaming, Simulazioni. Le Digital Humanism nascono dall’incontro di pensiero umanistico e tecnologia digitale.

Il Laboratorio Umanesimo Digitale, Digital Humanism e Cultural Heritage, è funzionale allo sviluppo di nuove tecnologie per la gestione e la valorizzazione delle risorse culturali e ambientali del territorio. In particolare la messa in rete dei beni culturali, delle biblioteche, dei musei, dei parchi, delle aree naturalistiche, ecc., al fine di una più efficace ed efficiente gestione del territorio regionale. Infatti, l’obiettivo è quello di intensificare i contatti tra i centri umanistici e scientifici e di sfruttare questa sinergia per esplorare nuove frontiere di ricerca.

In particolare, la collaborazione si concentra sullo sviluppo di strumenti informatici per la raccolta di dati e lo studio nell'ambito della filosofia sperimentale. Il laboratorio risponde all'esigenza di promuovere il patrimonio culturale, materiale e immateriale della Regione Calabria e non solo, per mezzo delle nuove tecnologie che consentono di poter accedere alla conoscenza di tale ricchezza estetica da ogni parte del mondo, risultando un elemento utile ai fini turistici oltre che puramente culturali.

Il Laboratorio consentirà di operare sul nostro patrimonio culturale archiviando il materiale prescelto che avrà come risultato la creazione di una grande enciclopedia virtuale e viva, nel senso che la si potrà aggiornare di continuo con nuovi elementi. Tale operazione risulta coerente con le direttive comunitarie, nazionali e regionali che si pongono l'obiettivo di creare un percorso virtuoso che faciliti una connessione fra contesto digitale e contesto storico-culturale-filosofico. L'obiettivo è di integrare aspetti all'apparenza contrastanti come quello tecnologico-informatico e quello artistico-artigianale.

L’Università per Stranieri ha già attivo il Master in Information and Communication Technology (ICT) di I e II livello, con l’obiettivo forma diverse figure professionali capaci di utilizzare gli strumenti digitali a supporto della riorganizzazione istituzionale, amministrativa e culturale.

Il Laboratorio mira a divenire il luogo dove poter mettere in pratica le conoscenze teoriche acquisite nel corso del Master. Il futuro delle Università con una forte caratterizzazione umanistica come la Unistrada dipende dalla capacità di creare sinergie fra tale dimensione e le nuove prospettive configuratesi a seguito della rivoluzione digitale. Tale prospettiva è indicata come funzionale alla creazione di un nuovo Umanesimo che nella declinazione all’interno della nostra attuale società digitale assume la nuova dimensione di Umanesimo Digitale.

Laboratorio: Tecnologie per il made in Italy

TECNOLOGIE PER IL MADE IN ITALY

made in italy

L’Università per Stranieri “Dante Alighieri”, a dieci anni dal riconoscimento legale (Decreto Ministeriale n. 504 del 17/10/2007), ha ottenuto notevoli risultati raggiunti nel periodo della sua attività, tuttavia necessita, come risulta da attenta ricognizione delle sue esigenze, di un adeguato potenziamento delle strutture al servizio della didattica, in senso lato, e al miglioramento delle condizioni di studio degli studenti che frequentano l’Ateneo.

La struttura infatti, rileva una scarsa attrezzatura tecnologica e di servizio destinata alle attività didattiche, allo studio ed alla ricerca.

Da qui nasce l’esigenza di costituire alcuni laboratori didattici, mirando a: migliorare lo stato dei locali e potenziare la strumentazione didattica, tutto al fine di un ottenere un incremento, del resto già costante negli anni, del numero degli iscritti e di limitare il fisiologico, anche se minimale, tasso di abbandono della carriera universitaria.

Il “Made in Italy” è uno dei primi brand conosciuti e apprezzati al mondo, il marchio di un saper fare che ci distingue agli occhi degli altri Paesi. Creatività, qualità, italian life style che si esprimono principalmente nelle aree dell'abbigliamento, arredamento, automazione meccanica, agroalimentare.

La realizzazione del Laboratorio “Made in Italy” nasce all’esigenza di valorizzare il concetto di “Made in Italy”, da sempre sinonimo di qualità e raffinatezza a livello mondiale. Il tutto, cercando di tutelare e conservare le tradizioni dell’artigianato locale in un’ottica di modernizzazione dei processi creativi e produttivi, necessaria a rendere il settore quanto più competitivo nell’ambito del processo di globalizzazione.

Allo scopo, il Laboratorio verrà fornito di una strumentazione per il Fashion Design digitale e per la promozione digitale dei prodotti italiani.

L’Unistrada a tal proposito ha avviato le procedure di attivazione di un Master in Tecnologie per il Made in Italy, pensato per lo sviluppo di nuove figure professionali esperte nel settore.

Il Master in Tecnologie per il Made in Italy (MaTek4IT) è pensato per lo sviluppo di nuove figure professionali esperte nel made in Italy. Lo scopo è quello di promuovere e valorizzare, nei vari settori riconducibili al concetto di made in Italy, delle competenze e delle professionalità in grado di migliorare i processi produttivi e il brand. In particolare il Master mira ad approfondire tre ambiti strategici per il Made in Italy: l’enogastronomia, la moda e il patrimonio storico-culturale.

Il laboratorio dunque, risulta coerente con la mission dell’Ateneo e con l’azione 10.5.7 del POR in quanto “l’azione sostiene la promozione di forme di didattica innovativa e di e-education, la gestione in qualità dei corsi di studio, l’innovazione tecnologica e il potenziamento dei servizi cloud, la messa a regime di sistemi automatizzati per il monitoraggio e la valutazione della qualità didattica”.

Laboratorio: Babele

BABELE

babele

L’Università per Stranieri “Dante Alighieri”, a dieci anni dal riconoscimento legale (Decreto Ministeriale n. 504 del 17/10/2007), ha ottenuto notevoli risultati raggiunti nel periodo della sua attività, tuttavia necessita, come risulta da attenta ricognizione delle sue esigenze, di un adeguato potenziamento delle strutture al servizio della didattica, in senso lato, e al miglioramento delle condizioni di studio degli studenti che frequentano l’Ateneo.

La struttura infatti, rileva una scarsa attrezzatura tecnologica e di servizio destinata alle attività didattiche, allo studio ed alla ricerca.

Da qui nasce l’esigenza di costituire alcuni laboratori didattici, mirando a: migliorare lo stato dei locali e potenziare la strumentazione didattica, tutto al fine di un ottenere un incremento, del resto già costante negli anni, del numero degli iscritti e di limitare il fisiologico, anche se minimale, tasso di abbandono della carriera universitaria.

Il Laboratorio Babele, per lo studio delle lingue, è considerato uno strumento indispensabile per il soddisfacimento degli obiettivi didattici dell’Università.

L'utilizzo di un Laboratorio Linguistico risponde, infatti, pienamente alle esigenze sempre più sentite di apprendimento delle lingue straniere in un contesto multimediale, in cui gli studenti possono usufruire dei media più avanzati e coinvolgenti, allo scopo di garantire una “full immersion” nel contesto didattico linguistico oggetto dello studio.

L’Università ha la necessità di affiancare, ai tradizionali metodi didattici, degli spazi ad hoc per l’insegnamento/apprendimento sia delle lingue straniere che hanno come destinatari studenti italiani e stranieri iscritti ai Corsi di Laurea sia della lingua italiana come lingua straniera o seconda rivolta a studenti provenienti da vari Paesi.

Si utilizzerà la tecnologia più avanzata nel campo delle lingue, permettendo alti livelli di comunicazione nell'aula per mezzo di interessanti strumenti per la creazione di gruppi, conversazioni, visualizzazione di video, audizioni, controllo remoto, etc. includendo tutta l'installazione di reti e, così come l'equipaggiamento informatico e multimediale.

Suddetto laboratorio sarà datato di numerose attrezzature favorendo così le esigenze dei frequentanti il Corso di Laurea Magistrale in “Interpretariato e intermediazione culturale” (e degli altri Corsi di studio), funzionando altresì come struttura fondamentalmente attrattiva per l’incremento del suddetto Corso di Laurea, operando in perfetta sinergia con l’attività del Centro linguistico d’Ateneo (C.L.A.D.A.).

Laboratorio: Il giardino digitale

IL GIARDINO DIGITALE

il giardino digitale

I buoni rapporti di socialità tra studenti e docenti già registrati in seno all’Università, favoriti anche dalla ubicazione dell’Ateneo, abbisognano di un potenziamento da attuarsi attraverso degli interventi mirati all’apporto di adeguate migliorie dello stato dei locali, all’ottimizzazione della strumentazione didattica, condizioni, queste, indubbiamente utili a perseguire un  ulteriore incremento del numero degli iscritti nonché a limitare il fisiologico, anche se minimale, tasso di abbandono della carriera universitaria.

Ne discende, pertanto, l’esigenza di approntare una adeguata sistemazione degli spazi comuni che favoriscano la socializzazione lo scambio di idee e di esperienze tra gli studenti provenienti da ogni continente.

La nostra Università si trova in un posto centrale della Città di Reggio Calabria. Nel cuore pulsante della città. Tale aspetto la differenzia dalle altre Università Calabresi che si stagliano ai confini delle città che le ospitano. Il limite di non poter contare su un campus esteso, può essere invece un fattore positivo di caratterizzazione dell’Ateneo come nucleo da cui far partire una rinascita dell’intero centro cittadino, facendo diventare l’Università un luogo aperto, capace di mettere in rete e in relazione studenti, docenti e cittadini in generale. L’Università da luogo chiuso del sapere deve riuscire a ripensarsi come il punto da cui far irradiare nell’intero complesso sociale la conoscenza. Nello specifico la nostra Università offre un giardino, una corte, che può divenire un valore aggiunto nell’ambito della formazione innovativa e nella dimensione prettamente culturale e artistica.

Il cortile interno dell’Università verrà trasformato in un piccolo cyberpark, attraverso la creazione di molteplici postazioni che consentono di navigare attraverso la rete wi-fi da sedute e panchine, dotate di tablet.

La stessa area sarà destinata alla realizzazione di mostre, festival di cortometraggi e proiezioni a scopo didattico e ludico, occasione utile sia a valorizzare la Corte interna dell’Ateneo; ma occasione anche per creare spazi che fungeranno da teatro di manifestazioni studentesche e culturali funzionali a restituire alla Città un luogo di incontro e d’interesse.

Laboratorio: Imagomed

IMAGOMED

imagomed

Le radio universitarie, negli ultimi anni, sono divenute strumento utile per la comunicazione accademica italiana, per la didattica e sia in termini di socializzazione che di partecipazione attiva alla vita dell’ateneo.

L’istituzione di una radio costituisce, per l’Università, uno strumento utile alla creazione di spazi aperti al dibattito e alla diffusione della cultura al di fuori delle mura dell’Ateneo.

Si mirerà, dunque, ad offrire una didattica a portata dello studente, integrando l’insegnamento frontale delle discipline, attraverso, ad esempio, la registrazione delle lezioni e il loro successivo caricamento sulla pagina web della radio in modo da consentire agli studenti di scaricare i file e ascoltarli comodamente a casa al fine di approfondire le tematiche già trattate in aula nonché di seguire lezioni aggiuntive ed integrative.

In tal modo sarà messo a disposizione dei discenti, che non hanno la possibilità di frequentare, uno strumento utile a rimanere al passo con il normale svolgimento dell’attività didattica.

La web radio, offrirà agli studenti l’opportunità di dare vita a laboratori creativi, in cui ideare e confezionare format e prodotti editoriali oltre che di sviluppare conoscenze tecniche e approfondire tutti gli aspetti e le problematiche reali di gestione di un’azienda radiofonica.

Sulla stessa linea, l’istituzione di una web tv universitaria costituirà, per gli studenti, occasione di affinare capacità tecniche ed espressive interfacciandosi con forme di comunicazione sempre più complesse frutto delle continue innovazioni tecnologiche.

Attraverso la web tv si metteranno al servizio degli utenti lezioni, conferenze, seminari, notiziari, nonché le riprese degli eventi che si terranno nell’area del “Giardino digitale” dell’ateneo.

Il laboratorio IMAGOMED dunque è una WEB RADIO TV; una particolare tipologia di sito Web che, oltre ad offrire contenuti prettamente testuali e visuali, consentirà agli utenti connessi di accedere ai contenuti in formato audio e video in live streaming, come uno spazio aperto sulla città e sul mondo universitario: notiziario, approfondimenti, riflessioni culturali. Gran parte di tutto il lavoro di gestione verrà principalmente affidato alla esperienza e alle competenze messe a disposizioni degli studenti, affiancati da un docente esperto che fungerà da coordinatore. Insieme pianificheranno, organizzeranno e realizzeranno progetti di interesse generale per l’Università, anche attraverso interviste a docenti, intellettuali e ospiti del nostro territorio e non solo.

L’introduzione del Laboratorio Imagomed risulta coerente con l’azione 10.5.7 del POR “realizzazione e potenziamento di ambienti attrezzati multimediali”, nello specifico il laboratorio rappresenta “un ammodernamento di spazi attrezzati per attività socio-culturali e di tempo libero degli studenti universitari”.

Laboratorio: Andromeda

ANDROMEDA

andromeda

L’Università per Stranieri “Dante Alighieri”, a dieci anni dal riconoscimento legale (Decreto Ministeriale n. 504 del 17/10/2007), ha ottenuto notevoli risultati raggiunti nel periodo della sua attività, tuttavia necessita, come risulta da attenta ricognizione delle sue esigenze, di un adeguato potenziamento delle strutture al servizio della didattica, in senso lato, e al miglioramento delle condizioni di studio degli studenti che frequentano l’Ateneo.

La struttura infatti, rileva una scarsa attrezzatura tecnologica e di servizio destinata alle attività didattiche, allo studio ed alla ricerca.

Da qui nasce l’esigenza di costituire alcuni laboratori didattici, mirando a: migliorare lo stato dei locali e potenziare la strumentazione didattica, tutto al fine di un ottenere un incremento, del resto già costante negli anni, del numero degli iscritti e di limitare il fisiologico, anche se minimale, tasso di abbandono della carriera universitaria.

Il laboratorio Andromeda sarà destinato alla riflessione filosofica e allo studio sociologico sulle interazioni Uomo-Macchina: Social Network, Cyberdemocrazia, identità digitali, temi questi, ampiamente attuali e futuristici. L’interazione uomo-macchina si basa sullo studio dell’interconnessione tra le persone (utenti) e computer per la progettazione e lo sviluppo di sistemi interattivi che siano usabili, affidabili e che supportino e facilitino le attività umane.
Il predetto studio copre aspetti di informatica, psicologia, scienze cognitive, ergonomia, design, scienza dell'informazione, intelligenza artificiale, linguaggio naturale ed altre materie.

Il sempre maggior uso di applicazioni informatiche richiede una progettazione che sappia tenere conto dei vari possibili contesti d'uso, degli obiettivi degli utenti e delle nuove tecnologie di interazione. L'informatica perciò, diventa sempre più una disciplina interattiva e orientata alla comunicazione tra gli utenti.
La diffusione del digitale e la diffusione del concetto di cyberdemocrazia, inoltre, hanno spinto numerosi studiosi a riconsiderare il rapporto tra pubblica opinione e sfera politica, mettendo in discussione alcuni fondamenti delle teorie classiche della scienza politica. In tal senso occorre considerare come l’ascesa del digitale ha cambiato lo scenario sociale, intersecando cause ed effetti delle trasformazioni politiche e culturali dell’ultimo periodo.

Il Laboratorio si offre come luogo di riflessione intellettuale dove formare esperti che della società futura si vogliono fare interpreti, apprendendo le dinamiche tecnologiche legate ai big data, agli algoritmi, alle piattaforme digitali e alle dimensioni delle forme di intelligenza artificiale, e coniugando le conoscenze tecnologiche acquisite alla capacità critica che consenta di ricondurre a una lettura umanistica la fredda razionalità numerica. Si prevedono degli ospiti internazionali e una collaborazione con Centri di Ricerca sulle tematiche dei Media, dell’Intelligenza Artificiale e degli Immaginari Postumani presenti in altre Università internazionali (Lersem dell’Università Paul Valery di Montpellier, Atopos dell’Università di San Paolo in Brasile, CEAQ dell’Università sorbonne di Parigi).

 

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